lunedì 10 luglio 2023

HIKIKOMORI PRIMARIO




 Quella che veicolo io tramite il sito di Hikikomori Italia è una visione del fenomeno che può essere condivisibile o meno. Non voglio imporre niente a nessuno e vi invito a diffidare da chi sembra avere la verità in tasca. Detto questo, a mio personale parere, affermare che l'isolamento di un hikikomori sia frutto di depressione o di un'altra patologia mentale è errato e non ci sono studi scientifici che affermano questo. Al contrario, esistono studi meticolosi che hanno dimostrato l'esistenza di un "hikikomori primario", ovvero un isolamento sociale che non deriva da nessuna psicopatologia pregressa e che non ha comorbidità particolari. Se poi usciranno altri studi che mi smentiranno ne prenderò atto, tenendo presente, però, che io ho una forte competenza in ambito di ricerca sociale e cognitiva, quindi so riconoscere uno studio valido da uno approssimativo (metto le mani avanti).

Non ho mai nascosto che ci possano essere delle componenti pseudo-depressive dietro all'hikikomori, ed è per questo che ho introdotto il concetto di "depressione esistenziale" (teorizzato da uno psichiatra, non uno psicologo), ovvero "una depressione non patologica e frutto di una presa di coscienza della realtà circostante". Detto questo, è evidente che possano sussistere delle componenti di depressione clinica e di fobia sociale nell'hikikomori, così come di internet addiction. Ma il punto chiave, secondo me, è un altro. Il termine "hikikomori" identifica un nuovo fenomeno sociale mondiale (non giapponese, non italiano) per cui milioni di giovani stanno decidendo di isolarsi e di rifiutare la società. Dobbiamo concentrarci su questo, altrimenti finiremo per imbottire questi ragazzi di antidepressivi (i quali si sono rivelati in molti casi del tutto inefficaci) senza comprendere davvero il disagio esistenziale che stanno vivendo.
Concludo dicendo che, nessuno nega che la depressione, la dipendenza da internet, la fobia sociale e qualunque altra patologia o psicopatologia (sia essa di origine traumatica o meno) possa portare il soggetto che ne soffre a isolarsi, ma, semplicemente, in questi casi non si può parlare di hikikomori, soprattutto se manca quella componente fondamentale che caratterizza l'hikikomori, ovvero una forte sfiducia e negatività nelle relazioni e nei confronti della società. È pertanto fondamentale fare una diagnosi differenziale attenta e precisa. Non tutti quelli che pensano di essere hikikomori o di avere un figlio hikikomori hanno ragione. Purtroppo ad oggi c'è molta confusione.
Ecco una citazione dello studio al quale mi riferisco:
"We identified the psychological features of “primary hikikomori”, or hikikomori with no obvious mental disorder, as follows:
1) display a tendency to avoid competitive settings;
2) cherish an “ideal image” based on the expectations of others;
3) are unable to make a fresh start from their current situation; 4) have parents who continue to invest in their child’s ideal image.
We assert that “primary hikikomori” is a new manifestation
of the conflict prevalent among contemporary Japanese youth."

Marco Crepaldi

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