giovedì 30 novembre 2023

VIETATO MORIRE




 Ricordo quegli occhi pieni di vita e il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia ricordo la notte con poche luci ma almeno là fuori non c’erano i lupi ricordo il primo giorno di scuola ventinove bambini e la maestra Margherita Tutti mi chiedevano in coro come mai avessi un occhio nero la tua collana con la pietra magica io la stringevo per portarti via di là e la paura frantumava i pensieri che alle ossa ci pensavano gli altri e la fatica che hai dovuto fare da un libro di odio ad insegnarmi l’amore Hai smesso di sognare per farmi sognare le tue parole sono adesso una canzone Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai e ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai figlio mio ricorda l’uomo che tu diventerai non sarà mai più grande dell’amore che dai non ho dimenticato l’istante in cui mi sono fatto grande per difenderti da quelle mani anche se portavo i pantaloncini la tua collana con la pietra magica io la stringevo per portarti via di là ma la magia era finita restava solo da prendere a morsi la vita Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai e ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai figlio mio ricorda l’uomo che tu diventerai non sarà mai più grande dell’amore che dai Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare e scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai

Ermal Meta - Vietato Morire


lunedì 27 novembre 2023

Protocollo d’intesa sugli hikikomori: “Non escludete le famiglie”






 Un aiuto dalle istituzioni perché le famiglie degli “hikikomori”, i giovani che scelgono il ritiro sociale volontario, siano supportate nelle enormi difficoltà e responsabilità che devono gestire. È quanto hanno chiesto le referenti dell’Associazione Hikikomori Italia Genitori durante un’audizione in Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Domenico Rossi. L’audizione era stata richiesta da Diego Sarno (Pd), che ha annunciato la presentazione di una proposta di legge sul tema.

“Hikikomori Italia Genitori fa capo a oltre 4mila famiglie, di cui circa 400 in Piemonte”, ha spiegato Elena Carolei, presidente dell’associazione. “Siamo strutturati in gruppi locali territoriali di auto e mutuo aiuto e lavoriamo in collaborazione con uno psicologo. Cerchiamo di trovare e condividere soluzioni per favorire l’uscita graduale dei nostri ragazzi dall’isolamento.  Ma non è un lavoro facile: dobbiamo affrontare imposizioni scolastiche, alcune istituzioni negano il problema. Se non mandiamo i figli a scuola riceviamo la segnalazione al Tribunale dei minori. Ma è molto difficile identificare il confine fra responsabilità e impossibilità di agire”.
“Alle istituzioni chiediamo un dialogo costante con le famiglie e soprattutto la flessibilità nella gestione delle assenze dalla scuola o dal lavoro e servizi di supporto sanitari e di welfare che tengano conto della peculiarità di questi ragazzi”, ha aggiunto Antonella Valerio, componente dell’associazione.
Le audite hanno fatto riferimento a un Protocollo d’intesa sottoscritto con l’Ufficio scolastico regionale e la Regione Piemonte nel 2018 che favoriva il confronto delle famiglie con la scuola e le istituzioni. “Si tratta di un documento che poneva il Piemonte all’avanguardia sul tema. Purtroppo, però, per rinnovarlo l’Ufficio scolastico regionale ha chiesto modifiche che ritenevamo peggiorative per i nostri ragazzi e da allora non siamo stati più contattati”, ha aggiunto Carolei che, rispondendo a Sarno, ha precisato che l’Usr chiedeva di modificare la modalità di certificazione del disagio in strutture pubbliche di neuropsichiatria e non solo mediante certificato di un medico o psicologo iscritto all’albo.
“Ci risulta tuttavia che l’Usr stia proponendo un nuovo protocollo solo alla Regione. Vorremmo invece essere coinvolti, grazie alla nostra esperienza possiamo fornire utili indicazioni per identificare le peculiarità di questo disagio”, ha concluso Carolei.
In risposta al presidente Alessandro Stecco - che ha annunciato di voler presto audire per un confronto anche l’Ufficio scolastico regionale - Carolei ha specificato che il protocollo non comportava oneri per le parti e che forniva utili indicazioni per l’utilizzo della normativa nazionale allo scopo di aiutare gli hikikomori e le loro famiglie.
Sono intervenuti anche i consiglieri Silvana Accossato (Luv), Francesca Frediani (Gruppo misto-Up), Silvio Magliano (Moderati), Sean Sacco (M4s), richiedendo approfondimenti sui contenuti del protocollo, la formazione necessaria degli psicologi e i percorsi diagnostici previsti per inquadrare il problema.

 Protocollo d’intesa sugli hikikomori: “Non escludete le famiglie”

lunedì 13 novembre 2023

TU NON SEI

 Tu non sei

tutto il male che gli altri
ti hanno fatto.
Tu non sei
tutto il dolore
che hai dovuto sopportare.
Tu non sei
gli ostacoli
che hai trovato sulla tua strada.
Tu non sei
la solitudine
di quando ti rimane solo il silenzio.
Tu sei
le cicatrici che richiudono
le tue ferite.
Tu sei
le carezze
che hanno fermato le lacrime.
Tu sei
le risate
che hanno spezzato i silenzi.
Tu sei
i passi oltre ogni ostacolo.
Tu sei
la risalita
dopo ogni caduta.
Tu sei
tutte le volte
che non hai mai pensato
di arrenderti.
~ Simone Carta


sabato 4 novembre 2023

La soluzione è mettersi in cammino

 



Carissimi, vedo tanti genitori nuovi entrare disperati come sono entrata disperata io 4 anni fa e ho il terrore che siamo alla vigilia di uno tsunami

In 4 anni non ho fatto altro che raccontare ai gruppi ama i numerosi passi avanti di mio figlio grazie alle buone prassi cercare ogni mattina al risveglio delle strategie di azione
Ultimamente sembrava fossimo in completo stallo e invece .. ecco la scintilla.. ma non per mio figlio, ma per me
Per quanto ho capito che siamo noi a dovere cambiare, tanto la vita mi sta dando delle opportunità
Così ieri ho preso la scala e mi sono arrampicata sull'armadio per prendere una scatola che conteneva un cappello orribile, per giunta da uomo, che l'amica di mia figlia non hikiki le aveva regalato 18 anni fa
Ho chiamato mia figlia e le ho dato il cappello dicendo: perdonami, cio' messo una vita a capire il mio sbaglio, ma ora ti ridò il cappello che mi hai sempre chiesto disperatamente perchè era un regalo prezioso. Ti stava un orrore e non so' perchè adesso adoro come ti sta, ma so che devi tutto a tuo fratello e alla strada che mi sta facendo percorre
Sono scoppiata in lacrime quando mia figlia mi ha detto: sono orgogliosa di te!